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Servizi

Sicurezza e adeguamento Testo Unico

Dal 15 maggio 2008 è in vigore il nuovo Testo Unico sulla Sicurezza è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 108 alla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008, il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro che attua l’art. 1 della Legge n. 123 del 3 agosto 2007.
Si completa in questo modo il rinnovamento della legislazione in materia di Sicurezza del lavoro con la contestuale abrogazione delle norme sancite dallo storico D.Lgs. n° 626/1994.

mav_logo-smallLa prima scadenza, salvo proroghe, è il 28 luglio 2012 e prevede l’aggiornamento della valutazione dei rischi e del documento di sicurezza con nuovi criteri. Il nuovo decreto legislativo recante il “Testo unico” sulla sicurezza nei luoghi di lavoro amplia il campo di applicazione rendendolo più esteso e completo più vicino alle realtà aziendali moderne (comprese le modifiche del mercato del lavoro) di quello previsto dal Dlgs 626/1994.
Definisce infatti meglio i soggetti destinatari degli obblighi di sicurezza e meccanismi di delega di funzioni, stabilisce regole più ferree per la tenuta della documentazione relativa alla tutela dei lavoratori, inasprisce le sanzioni per l’inosservanza delle regole di prevenzione e protezione.
L’elaborato da una parte semplifica alcune procedure ed adempimenti e dall’altra migliora alcune tra le principali norme sulla sicurezza.

Tra le principali novità contenute nel nuovo Testo Unico segnaliamo :

  1. Ampliamento del campo di applicazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza (articoli 2 e 3), ossia estensione delle norme a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio (es. quelli collegati allo stress lavoro-correlato, lavoratrici in stato di gravidanza nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri stati) e a tutti i lavoratori e lavoratrici (subordinati e autonomi in qualsiasi forma, es. contratti di somministrazione, lavoratori a distanza, etc.)
  2. Valutazione dei rischi; le modalità di redazione del documento di valutazione dei rischi variano a seconda del livello occupazionale : fino a 10 dipendenti ove non vengano svolte attività lavorative che presentino particolari profili di rischio i Datori di Lavoro potranno effettuare la valutazione dei rischi sulla base di procedure standardizzate (procedure definite da un prossimo decreto interministeriale che dovrà essere emanato entro il 31 dicembre 2010); sino alla scadenza del diciottesimo mese successivo alla data di entrata in vigore dell’apposito decreto interministeriale e, comunque, non oltre il 30 giugno 2012, i Datori di Lavoro possono autocertificare la valutazione dei rischi (art. 29, comma 5), ad eccezione delle attività di cui all’articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d), g) nelle quali vige l’obbligo altresì di istituzione del servizio di prevenzione e protezione interno.
  3. Rafforzamento delle prerogative delle rappresentanze in azienda (articoli da 47 a 50): specificati i concetti di “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza “territoriale” e di “sito” e le loro attribuzioni come già specificate nella Legge 123/2007.
  4. Sarà regolamentata la funzione dei preposti, prevedendo per questa figura apposito percorso formativo; comunicazione annuale (art. 1 dei nominativi degli RLS) all’INAIL.
  5. Coordinamento delle attività di vigilanza : ruoli e i compiti degli Istituti/Enti (es. INAIL, ISPESL, ecc.).
  6. Maggiori attività da parte del Medico Competente.

Norma OHSAS 18001

mav_logo-smallLa norma OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Management Systems), definisce i requisiti di un sistema orientato a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, attraverso il controllo, la prevenzione e la gestione dei rischi.Implementare un OHSAS, significa realizzare un’impostazione gestionale delle tematiche della sicurezza, che consenta all’impresa di affrontarle in modo sistematico, nell’ottica del miglioramento continuo delle prestazioni, finalizzato ad una gestione più consapevole e calcolata del rischio aziendale.
PUNTI DI FORZA

Supportare l’organizzazione nel raggiungimento di un obiettivo sempre più strategico per le aziende, quale la gestione dei rischi legati ad un errato approccio delle problematiche della sicurezza, tramite la realizzazione di un Sistema di Gestione per la Sicurezza OHSAS 18001.

Ciò porta a:

  1. Riduzione Premio Assicurativo dovuto all’ INAL
  2. Distensioni dei rapporti sindacali
  3. L’obbligo del rispetto e del mantenimento delle prescrizioni
  4. La definizione di responsabilità aziendali
  5. La possibilità di elaborare sistemi integrati
  6. La riduzioni complessiva dei costi e delle giornate di verifica
  7. Lo snellimento organizzativo e gestionale
  8. Esimersi dalle resp. amministrative in materia di sicurezza del lavoro.

 

MODELLO RICONOSCIUTO PER EFF. ESIMIENTE (ART.30 L81/08)

Desideriamo portare alla Vostra attenzione quella che appare subito come la cosa più importante e che riassumiamo brevemente di seguito.
La responsabilità amministrativa delle imprese prevista dal Decreto 231 del 2001 per reati dolosi quali la frode in bilancio, la truffa ecc. viene estesa anche a reati colposi (lesioni colpose gravi, gravissime o morte a seguito di infortuni o malattie professionali) commessi in violazione delle norme sulla sicurezza.

La sanzione amministrativa per l’impresa varia da circa 60.000 Euro a 258.000 Euro, oltre a misure interdittive (sospensione dell’attività, divieto di partecipazione ad appalti, restituzione di finanziamenti pubblici, divieto di pubblicità) fino ad un massimo di 1 anno.
Tali misure non sono sostitutive dei rischi penali a carico di datori di lavoro, dirigenti e preposti, né del risarcimento al danneggiato, né della rivalsa da parte di INAIL per le somme sborsate in caso di infortuni o malattie professionali.

1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi :

  • al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici
  • alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti;
  • alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
  • alle attività di sorveglianza sanitaria
  • alle attività di informazione e formazione dei lavoratori
  • alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori
  • alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge
  • alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.

2. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1.

3. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dalle dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.

4. Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.

5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui ai commi precedenti per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.

6. Adozione del modello di organizzazione e di gestione di cui al presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell’articolo 11.

 

LA MAV CONSULTING PER LA SICUREZZA, L’ ADEGUAMENTO TESTO UNICO E LA NORMA OHSAS 18001

I consulenti della MAV CONSULTING sono altamente specializzati nell’ambito della Sicurezza e possono essere un sicuro punto di riferimento relativamente agli adeguamenti ed adempimenti della Vs. azienda in materia di Sicurezza con particolare attenzione al Nuovo Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro .

Le fasi della nostra attività di consulenza prevedono :

  1. Analisi aziendale iniziale ed individuazione dei rischi presenti
  2. Descrizione aree e locali di lavoro
  3. Individuazione competenze e mansioni
  4. Esecuzione misurazioni fonometriche e vibrazioni ove necessario
  5. Redazione o aggiornamento del documento di valutazione del rischio
  6. Eventuale incarico di RSPP delegato all’esterno
  7. Eventuale redazione POS e PCS
  8. Formazione del personale dell’azienda
  9. Eventuale nomina medico competente
  10. Redazione formulari e modulistica di sistema
  11. Monitoraggio periodico del Sistema di Sicurezza aziendale.

 

I NOSTRI SERVIZI

→ Valutazione Emissioni Sonore interne

  1. Sopralluogo presso l’azienda per stabilire le mansioni, le posizioni di lavoro ed effettuare le misurazioni
  2. La stesura della relazione relativa firmata da Tecnico Competente in acustica
  3. L’impostazione del rapporto di valutazione del datore di lavoro
  4. Predisposizione di elaborato grafico con indicazione dei punti di misura effettuati
  5. Predisposizione della suddetta documentazione in numero 2 copie.

→ Valutazione Emissioni Sonore esterne

  1. Sopralluogo presso l’azienda per effettuare le misurazioni
  2. Stesura Relazione Tecnica di valutazione firmata da Tecnico Competente in acustica
  3. Predisposizione di elaborato grafico con indicazione dei punti di misura effettuati e degli edifici circostanti
  4. Predisposizione della suddetta documentazione in numero 2 copie
  5. Si richiede di fornire zonizzazione acustica effettuata dal Comune.

→ Valutazione vibrazioni

  1. Sopralluogo per effettuare le misurazioni trasmesse al sistema mano-braccio o al corpo intero
  2. Stesura del rapporto di ogni misurazione comprendente
  3. Descrizione delle macchine o utensili utilizzati
  4. Data, ora d’inizio e durata delle singole misurazioni. Valori per i singoli assi (r.m.s) delle vibrazioni trasmesse ahwx, ahwv, ahwz (mano-braccio), o awx, awv, awz (corpo intero) in m/s2 valore massimo delle vibrazioni per i singoli assi (peak) in m/s2 valore totale delle vibrazioni (vector) a(w)sum (mano-braccio), o a(wmax) (corpo intero) in m/s2
  5. Grafico delle variazioni delle vibrazioni dei singoli assi e del valore totale per il tempo di misurazione
  6. Calcoli dei valori di A(8) per tutte le mansioni e stesura relazione tecnica finale
  7. Predisposizione della documentazione in n. 2 copie.

→ Valutazione movimentazione carichi

  1. Identificazione e stesura elenco mansioni, azioni e lavorazioni da sottoporre ad analisi, con riferimento ai luoghi, mansioni, elementi dell’azione, caratteristiche specifiche della movimentazione, fasi di rischio
  2. Analisi sul campo delle azioni, registrazione delle caratteristiche fisiche della movimentazione (peso, forze sviluppate, spostamenti verticali e orizzontali, rotazioni, frequenza); verifica delle modalità di utilizzo di ausili per la movimentazione assistita dei carichi
  3. Restituzione dei dati registrati, redazione schede specifiche di analisi e valutazione, Valutazione analitica della movimentazione con calcolo degli indici di rischio secondo risultanze metodo NIOSH 1993, tiro e trasporto manuale secondo tabelle SNOOK-CIRIELLO
  4. Eventuali colloqui telefonici e/o scambio di informazioni a mezzo mail o posta per approfondimenti valutazioni ed analisi in itinere con il medico competente
  5. Stesura della relazione di valutazione ufficiale con schede analitiche di valutazione secondo metodologia NIOSH1993 e SNOOK CIRIELLO al fine dell’aggiornamento del Documento di valutazione rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008, con indicazione delle misure di prevenzione e protezione tecnico-organizzative attuate e da attuare
  6. Predisposizione della documentazione in n. 1 copia.

Valutazione rischio elettromagnetico

Sopralluoghi :

  1. Individuazione postazioni di lavoro e mansioni
  2. Misurazioni
  3. Predisposizione di relazione tecnica valutazione campi elettromagnetici contenente :
    • analisi valori in bassa frequenza
    • analisi valori in alta frequenza con verifica campi di applicazione: campo vicino, campo lontano
    • verifica rispondenza ai valori di azione normativi riportati in tabella 2 del D.Lgs 19 novembre 2007 n. 257
    • individuazione sorgenti di emissione
    • analisi misure campo elettrici e campo magnetico
    • individuazione delle zone non rispondenti ai parametri legislativi
  4. Predisposizione degli elaborati grafici con individuazione punti di misure effettuati in bassa e alta frequenza
  5. Predisposizione della documentazione in n. 2 copie.

Condizioni necessarie: al fine del buon svolgimento del monitoraggio ed elaborazione dei dati

  1. Misura in alta frequenza (100kHz-300GHz): predisporre documentazione attestante i valori in frequenza delle sorgenti artificiali dei campi elettromagnetici utilizzati all’interno dell’attività al fine di eseguire la valutazione del livello del rischio dovuto all’esposizione ai campi elettromagnetici
  2. planimetrie in formato AutoCAD (*.dwg)
  3. assistenza di personale tecnico durante il sopralluogo per informazioni su frequenze di funzionamento delle apparecchiture/macchinari.

→ Emissioni e condizioni microclimatiche in ambiente di lavoro

  1. Sopralluogo per prelievo/i e campionamento
  2. Analisi del/i punto/i di prelievo
  3. Analisi del microclima interno (Temperatura, umidità, velocità dell’aria, etc.)
  4. Predisposizione del/i rapporto/i di prova firmato/i da professionista abilitato
  5. Predisposizione di elaborato grafico con indicazione del/i punto/i di misura effettuato/i
  6. Predisposizione della documentazione in n. 1 copia.

→ Requisiti di sicurezza dell’ambiente di lavoro/cartellonistica

  1. Sopralluogo e verifica dell’ambiente di lavoro
  2. Esame delle vie di percorso, e di evacuazione
  3. Stesura dei piani di emergenza
  4. Cartellonistica di legge.

→ Protezione scariche atmosferiche

Valutazione del rischio causato da fulminazione diretta / indiretta, nonché dalle relative sovratensioni e sovracorrenti che si possono originare, ai sensi della Norma C.E.I. 81- 1 e C.E.I. 81- 4 Protezione delle strutture contro i fulmini.

Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001

Il Sistema di Gestione Qualità (SGQ) comporta l’organizzazione di strutture organizzative, responsabilità, procedure e risorse dell’impresa finalizzate ad una gestione orientata al miglioramento continuo della qualità del prodotto e del servizio, finalizzato al raggiungimento della soddisfazione del cliente.

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La norma ISO 9001 si basa su una struttura per processi che può essere applicata a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalla dimensione, dalla tipologia e dal settore economico di appartenenza e fornisce un modello standard internazionale di indiscutibile validità rispetto al quale le aziende possono chiedere il riconoscimento della certificazione di parte terza.
Le norme sulla certificazione di qualità hanno sempre avuto carattere volontario e sono conosciute ed adottate in tutti i paesi del mondo. In Italia le Aziende che hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 sono oltre 80.000.

IL RUOLO DEL SGQ

L’implementazione di un SGQ e la sua certificazione consentono all’impresa di fornire ai clienti prove oggettive dell’ impegno nel garantire la qualità dei processi realizzati, dei beni e dei servizi offerti. Al di là della certificazione, l’introduzione di un SGQ porta l’azienda ad una razionalizzazione e ad un miglioramento dei processi interni di gestione
compresi quelli relativi alla produzione, alla condivisione ed alla capitalizzazione del know-how aziendale.

AVVIO DEL SISTEMA DI GESTIONE QUALITA’

L’implementazione di un SGQ comprende la predisposizione di un il Manuale Qualità. Tale documento dovrà descrivere l’operatività aziendale e dimostrare l’efficacia dei processi. Questo risultato può essere ottenuto tramite la definizione dei principali processi aziendali descrivendo nel dettaglio le modalità operative, i compiti, le responsabilità e le risorse da impiegare per lo svolgimento delle specifiche attività in conformità alla politica aziendale dichiarata dalla direzione, alla norma di riferimento (UNI EN ISO 9001) ed alla prassi aziendale, con l’intento di fornire una metodologia unica per l’esecuzione delle attività stesse.

PUNTI DI FORZA

  1. miglioramento dell’immagine aziendale nei confronti del mercato e della concorrenza.
  2. maggiori possibilità di acquisizione di nuove commesse
  3. miglioramento della pianificazione dei processi e valorizzazione degli stessi
  4. gestione più attenta e controllata dei fornitori
  5. motivazione del personale interno
  6. maggiore controllo della legislazione vigente in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e tutela dei lavoratori
  7. miglioramento dei rapporti con le autorità preposte al controllo e con i Committenti.

LA MAV CONSULTING PER LA QUALITA’

La nostra consulenza parte e si sviluppa in step :

  1. Audit preliminare
  2. Individuazione della figura aziendale denominata “Rappresentante della Direzione” e del “Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità”
  3. Stesura della Politica per la Qualità e dei relativi obiettivi
  4. Individuazione dei processi aziendali
  5. Redazione delle procedure
  6. Redazione del Manuale Qualità
  7. Sensibilizzazione ed ausilio nell’applicazione della documentazione
  8. Conduzione delle verifiche ispettive interne
  9. Assistenza successiva alla verifica ispettiva di certificazione che comporta, il monitoraggio continuo sul progetto, la correzione delle non conformità documentali rilevate dall’Ente di parte terza, e l’applicazione delle conseguenti azioni correttive e preventive.

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 ed EMAS

Da alcuni anni le principali istituzioni politiche ed economiche internazionali hanno avviato politiche di sostegno e di incentivazione mirate verso l’obiettivo di una crescita delle economie e del benessere compatibile con il rispetto dell’ambiente e con una politica delle risorse più attenta.
Parallelamente i vincoli normativi sia comunitari che nazionali, a fronte di una crescente pressione di carattere sociale volta al miglioramento della qualità ambientale, si sono fatti sempre più rigidi.

mav_logo-smallGli enti pubblici e le imprese, siano esse industriali o del settore dei servizi, si trovano pertanto nella condizione di dover inserire il fattore ambientale tra le variabili strategiche di gestione.
Lo sviluppo e la certificazione di un Sistema di Gestione Ambientale costituiscono la strada maestra per raggiungere l’ecoefficienza, che può essere definita come l’eccellenza dell’attività collegata ad una gestione appropriata dell’ambiente e alle preoccupazioni per il degrado ambientale ed i bisogni delle future generazioni .
La Certificazione di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001 è anche il primo passaggio per aderire al programma europeo di tutela ambientale secondo il regolamento CE 761/2001 (EMAS).
Sia l’adesione alla norma UNI EN ISO 14001 che l’accreditamento EMAS sono atti del tutto volontari, ove l’obiettivo primario è quello di migliorare l’efficienza ambientale dell’organizzazione, apportando inoltre beneficio all’ambiente ed alla comunità.

I VANTAGGI

  1. Riduzione dei costi tramite la produzione di una minore quantità di rifiuti e la diminuzione del consumo energetico
  2. Identificazione e gestione dei rischi che possono a loro volta ridurre la possibilità di incorrere in sanzioni previste dalla Legge
  3. Aprirsi ad un mercato nel quale i clienti fanno accedere solo aziende che dimostrino il proprio senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente
  4. Ritorno d’immagine a livello europeo ed internazionale, oltre che nazionale
  5. Piena rispondenza ai vincoli ed alle prescrizioni legali dettate del sistema normativo in campo ambientale
  6. Riduzione del rischio ambientale, sia in termini finanziari che operativi
  7. Valutazione preventiva dell’impatto ambientale di nuovi prodotti
  8. Possibilità di gestire nelle migliori condizioni eventuali situazioni ambientali delicate nei confronti di soggetti ed istituzioni esterne all’organizzazione
  9. Ritorno economico dovuto all’aumento di efficienza nell’utilizzo delle proprie risorse ambientali, risparmi energetici
  10. Facilitazioni nelle transizioni di proprietà (dove è rilevante il fattore ambientale)
  11. Maggiori capacità contrattuali e miglioramento dei rapporti con investitori, assicurazioni, etc. in funzione di un’immagine ambientale dell’organizzazione più forte.

MAV CONSULTING PER IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

La nostra offerta consulenziale si articola in vari step :

  1. Analisi iniziale
  2. Identificazione di obiettivi e traguardi
  3. Emissione delle procedure
  4. Emissione del Manuale di Eco Gestione
  5. Addestramento e formazione al management e al personale
  6. Supporto alla conduzione del Riesame della Direzione
  7. Conduzione Verifiche Ispettive Interne
  8. Supporto alla Certificazione eseguita da Ente terzo
  9. Attività di aggiornamento annuale del sistema.

Sistema di Gestione Integrata

Il Sistema di Gestione Integrata è il risultato dell’interazione dei sistemi per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza.
In particolare, tale sistema, garantisce il massimo dell’efficienza e dell’efficacia riducendo al minimo i costi di esercizio.

mav_logo-smallTale sistema può venire ulteriormente implementato con altre politiche, quali ad esempio quelle inerenti l’Etica Commerciale o il Lavoro Minorile, se l’Azienda intende includere un riferimento con la norma SA 8000 sulla Responsabilità Sociale (“Social Accountability”).

VANTAGGI

  1. Uniformità di gestione : la creazione di un unico sistema di gestione aziendale consente modalità uniche per l’organizzazione di tutte le attività per la Qualità, l’Ambiente, la Salute e la Sicurezza
  2. Ottimizzazione delle risorse: la gestione uniforme delle tre aree rende possibile lo sfruttamento di sinergie potenziali presenti nell’organizzazione (audit, addestramento e formazione)
  3. Unificazione degli obiettivi di miglioramento: gli obiettivi principali dell’organizzazione sono sia di tipo economico che relativi alla soddisfazione dei clienti e delle parti interessate. L’integrazione permette di individuare criteri decisionali univoci per la scelta degli obiettivi aziendali e per la definizione dei programmi per attuarli.
  4. Coinvolgimento del personale a tutti i livelli: la razionalizzazione nell’impiego delle risorse umane e nell’attribuzione delle responsabilità facilita il coinvolgimento e la sensibilizzazione del personale.
  5. Semplificazione del rapporto dipendenti/direzione: la definizione razionale trasparente di ruoli e responsabilità e la sensibilizzazione dell’impatto che ogni attività può avere sul raggiungimento degli obiettivi fissati, rende più semplici le relazioni tra i diversi livelli dell’organigramma aziendale.
  6. Unicità del sistema documentale e della gestione dei dati: anche a livello di documentazione e modulistica, l’integrazione permette di evitare la duplicazione di registrazioni comuni ai vari ambiti e attraverso la condivisione delle informazioni facilita la comunicazione interna.
  7. Individuazione dei nuovi approcci strategici: l’analisi dei processi dal punto di vista non solo qualitativo ma anche di impatto ambientale e di riduzione dei rischi per i lavoratori, permette di individuare nuovi requisiti, alternative progettuali ed opportunità di risparmio.

Certificazione Agroalimentare HACCP

L’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) è un sistema di autocontrollo che ogni operatore nel settore della produzione di alimenti deve mettere in atto al fine di valutare e stimare pericoli e rischi e stabilire misure di controllo per prevenire l’insorgere di problemi igienici e sanitari. Il sistema HACCP nasce dall’esigenza di garantire la salubrità delle preparazioni alimentari. Prima dell’adozione del sistema HACCP i controlli venivano effettuati a valle del processo produttivo, con analisi sulla salubrità soltanto del prodotto finito, pronto per la vendita al consumatore.

mav_logo-smallIl sistema di autocontrollo invece mira a valutare in ogni fase della produzione i rischi che possono influenzare la sicurezza degli alimenti, attuando in questo modo misure preventive. Tale sistema di autocontrollo permette di prevenire in modo mirato eventuali problemi sulle singole fasi di produzione, senza concentrare l’attività di controllo solo sul prodotto finito. Nel 2006 il sistema HACCP è stato reso obbligatorio anche per le aziende che hanno a che fare con i mangimi per gli animali destinati alla produzione di alimenti (produzione delle materie prime, miscele, additivi, vendita, somministrazione).

L’ U.E. ritiene infatti che la legislazione alimentare debba assicurare :

  1. Un elevato livello di protezione della salute
  2. Il corretto funzionamento del mercato dei prodotti alimentari
  3. Definizioni chiare per facilitare l’accordo circa la definizione di alimento
  4. Un’elevata qualità ed un controllo scientifico indipendente alla base dell’analisi del rischio in materia di alimenti
  5. Il rispetto dei diritti del consumatore e la garanzia dell’accesso ad informazioni accurate
  6. La rintracciabilità dei prodotti alimentari
  7. La piena responsabilità degli operatori di mercato riguardo alla sicurezza dei prodotti alimentari
  8. Il rispetto degli accordi internazionali in materia di commercio
  9. Lo sviluppo trasparente della legislazione alimentare e il libero accesso all’informazione.

I PRINCIPI

Principio 1
Identificare i rischi potenziali associati alla produzione di un alimento in tutte le sue fasi, dalla coltura o allenamento al processo, alla produzione e distribuzione fino al consumo. Valutare le probabilità che il rischio si verifichi e identificare le misure preventive per il suo controllo.
I pericoli che attendono alla sicurezza del prodotto possono essere classificati in : fisici, chimici e biologici.

Principio 2
Identificare i punti, le procedure e le tappe operazionali che possono essere controllate al fine di eliminare i rischi o minimizzare la loro probabilità di verificarsi (punti di controllo critici). Una fase rappresenta ogni stadio di produzione e/o manipolazione degli alimenti, comprendenti sia il lavoro agricolo che le materie prime, la loro ricezione e/o produzione,
formulazione, processo, conservazione, trasporto, vendita e uso del consumatore.

Principio 3
Stabilire i limiti critici che devono essere osservati per assicurare che ogni CCP sia sotto controllo. In pratica, limite critico è quel valore che separa l’accettabilità dall’inaccettabilità. I limiti critici sono desunti da quelli di legge, ove presenti, oppure da GMP (good manufacturing practices), nel senso che possono derivare dall’adozione di una pratica igienica di lavorazione.

Principio 4
Stabilire un sistema di monitoraggio che permetta di assicurarsi il controllo dei CCP tramite un test, oppure con osservazioni programmate. Il sistema di monitoraggio sarà, quindi, costituito dalle rilevazioni di un determinato parametro che deve permanere entro un limite critico stabilito.

Principio 5
Stabilire l’azione da attuare quanto il monitoraggio indica che un particolare CCP non è sotto controllo. Le azioni richiedono sia le azioni di trattamento delle “non conformità”, che la revisione del sistema per eliminare la possibilità che la deviazione dei parametri prefissati possa verificarsi nuovamente.

Principio 6
Stabilire procedure per la verifica che includano prove supplementari e procedure per confermare che il sistema HACCP stia funzionando efficacemente.

Principio 7
Stabilire una documentazione riguardante tutte le procedure di registrazione appropriate a questi principi e loro applicazioni.

I VANTAGGI

  1. Incremento della fiducia del mercato sulla sicurezza del prodotto
  2. Riduzione dei costi degli incidenti alimentari
  3. Attenzione spostata dal controllo retrospettivo di qualità all’assicurazione preventiva della qualità
  4. Approccio comune ai problemi della sicurezza
  5. Facilitazione dell’opportunità di commercializzare nell’ambito e al di fuori della Comunità
  6. Disponibilità di una documentazione attestante che il processo è sotto controllo
  7. Facile applicabilità all’intera catena alimentare
  8. Disponibilità di metodi per prevenire gli errori nella gestione della sicurezza che possono essere pregiudizievoli per l’impresa.

Certificazione Etica SA 8000

In questi ultimi anni si parla sempre più della responsabilità sociale delle imprese.
Il quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese” è stato definito dalla Commissione europea nel luglio 2001 il così detto “Libro Verde”. Dalla divulgazione di tale documento i maggiori governi europei e mondiali hanno approvato provvedimenti (incluse agevolazioni e sgravi fiscali) finalizzati all’applicazione dei concetti relativi alla cultura dell’Etica aziendale.
Lo standard internazionale che consente di certificare la responsabilità sociale è la SA 8000 (Social Accountability). Tale norma si applica a tutte le aziende eccezione fatta, al momento, per le industrie estrattive.

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La norma SA 8000 è il nuovo Standard per la certificazione dell’impegno etico e sociale delle Aziende che concilia etica d’impresa e generazione di profitto. Pensata secondo lo schema generale delle norme internazionali relative ai Sistemi Qualità, la Norma SA 8000 si basa sul rispetto dei principi etici sanciti dalle Nazioni Unite nella Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, delle Convenzioni ILO (International Labour Organization), nonché dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. I requisiti della SA 8000 possono essere integrati nel Sistema di Gestione aziendale per la qualità, l’ambiente e la sicurezza.
La certificazione SA 8000 permette di dimostrare a tutte le parti interessate la reale attuazione del comportamento etico e la propensione al miglioramento continuo dell’Azienda. Per le aziende che intendono presentarsi nel mercato con la massima trasparenza e affidabilità, dando garanzia della ottemperanza ai principi etici della responsabilità sociale, la certificazione SA 8000 rappresenta certamente un’interessante opportunità.

I VANTAGGI

Per illustrare quali siano i più importanti vantaggi nell’implementare un sistema di gestione sociale è necessario dapprima chiarire quali sono gli aspetti principali che lo contraddistinguono. La certificazione etica SA 8000 fornisce uno strumento attraverso cui i compratori e altre parti interessate possono valutare i loro fornitori. Essa è inoltre di natura volontaria ed è stata progettata per adattarsi a relazioni tra produttori e consumatori finali anche complesse. Uno degli obiettivi è quello di far familiarizzare il management con le leggi e i regolamenti locali, in modo tale che l’azienda prenda coscienza dei propri obblighi. Infine, non è specificamente legata ad alcuna tipologia industriale o di collocazione geografica, quindi è possibile sviluppare diverse interpretazioni dello standard che ne rendono possibile l’applicazione in molteplici situazioni: società di servizi o di produzione, pubbliche o private, profit o no-profit.

  1. Aumento dell’immagine e diminuzione delle tensioni sindacali : l’organizzazione conforme ai requisiti SA 8000 aumenta la propria immagine sia verso la collettività, gli azionisti, i clienti, la pubblica amministrazione, sia, soprattutto, verso i dipendenti che hanno la consapevolezza di lavorare in un’azienda sicura ed eticamente corretta.
  2. Miglior controllo etico sui fornitori: in virtù di uno specifico requisito dello standard, l’organizzazione certificata SA 8000 deve monitorare il comportamento etico dei propri fornitori.
  3. IN PROSPETTIVA : SA 8000 sta attirando l’attenzione delle più grandi aziende al mondo (tra i siti certificati all’estero ne figurano alcuni della Dole e del gruppo svizzero Calida, mentre in Italia hanno aderito Coop Italia e Maina Panettoni S.p.A.). Questo interesse delle “blue chip” companies dovrebbe contribuire ad accrescere la credibilità internazionale dello standard a tutto vantaggio dei dipendenti e dei consumatori.

LA MAV CONSULTING PER IL “SISTEMA PER LA RESPONSABILITA’ SOCIALE – ETICA”

MAV CONSULTING è in grado di offrire un servizio di consulenza specifico per la progettazione e l’implementazione di un “Sistema per la Responsabilità Sociale” aziendale conforme alla norma SA 8000, attraverso diversi STEP di lavorazione.

  1. Individuazione delle prescrizioni legislative/regolamenti applicabili
  2. Identificazione delle aree di attività e analisi degli scostamenti tra le prassi vigenti e i requisiti della norma
  3. Individuazione del Responsabile del Sistema di Gestione della SA 8000 e del Rappresentante dei Lavoratori
  4. Stesura dei principi di politica etico-sociale
  5. Elaborazione della documentazione del sistema di gestione
  6. Avvio di un processo di monitoraggio sui fornitori
  7. Assistenza fino all’ottenimento della certificazione.
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